venerdì 30 novembre 2012

Vintage di quando ero pittore.

Erano i primi anni '90. Il web neppure esisteva o era appalto di pochi con quei modem a 9600, pc tipo 486 fra Olivetti e IBM, qualche primo Mac con 'sta seccatura del topo. Imperversava uno slogan simpatico: "il telefono la tua voce", insomma credo iniziasse la globalizzazione, i canali televisivi erano ormai cento e sui giornalini, giornaletti, ma anche Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, pubblicavano a josa a fianco degli "AA massaggiatrice offresi" o "AAA amica per ore liete pomeridiane" si aggiungevano i riquadri di numeri telefonici che offrivano di tutto, ovvio a pagamento ed assai salato credo. Pure Sgarbi aveva una linea tutta sua, non oso pensare le caprate o le sue ansimate fra signorine procaci in improbabili fotine stampate a 35 linee in rotativa.
Ebbene in una notte di insonnia invece che mettermi al telefono ansimante ritagliai un bel poco di giornali e me ne venne fuori un discutibile quadro... il telefono la tua voce... quanta nostalgia, neppure gli sms esistevano!


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