venerdì 30 novembre 2012

Vintage di quando ero pittore.

Erano i primi anni '90. Il web neppure esisteva o era appalto di pochi con quei modem a 9600, pc tipo 486 fra Olivetti e IBM, qualche primo Mac con 'sta seccatura del topo. Imperversava uno slogan simpatico: "il telefono la tua voce", insomma credo iniziasse la globalizzazione, i canali televisivi erano ormai cento e sui giornalini, giornaletti, ma anche Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, pubblicavano a josa a fianco degli "AA massaggiatrice offresi" o "AAA amica per ore liete pomeridiane" si aggiungevano i riquadri di numeri telefonici che offrivano di tutto, ovvio a pagamento ed assai salato credo. Pure Sgarbi aveva una linea tutta sua, non oso pensare le caprate o le sue ansimate fra signorine procaci in improbabili fotine stampate a 35 linee in rotativa.
Ebbene in una notte di insonnia invece che mettermi al telefono ansimante ritagliai un bel poco di giornali e me ne venne fuori un discutibile quadro... il telefono la tua voce... quanta nostalgia, neppure gli sms esistevano!


domenica 25 novembre 2012

Correva l'anno... 2008

Si parlava già d'allora, ma anche da assai prima (nei secoli) di bondage, shibari, affini. Io me ocuppavo semplicemente da metà degli anni '90. Mi coinvolse l'idea e feci qualche scatto per un calendario tutto italiano per Shibari 2009 (alcuni ne possiedono ancora una copia). Nessuno me ne voglia, fu divertente, conobbi bella gente, insomma positivo. Talvolta fotine di Shibari ne faccio ancora. Ecco per i più curiosi la provinatura di quei tempi.


sabato 24 novembre 2012

Portraits in Polandroid

Ovvero minute riflessioni.
Nel vivere quotidiano, talvolta, faccio il fotografo per sbaglio, il cuoco per passione. Fotografare oggi appare attività ambita, ma ancor più tutto quello sbattimento della postproduzione tipo che da una foto di merda si può ottenere un’opera d’arte. Io ho iniziato a lavorare con le foto nei primissimi anni ottanta dello scorso secolo; quando da reporter sfigato mi spedivano nei paesi dell’est e loro credevano di essere comunisti (però avevo una buona diaria). Lavoro del tipo che devi cogliere il momento giusto per un buono scatto nel momento in cui accade qualcosa un attimo prima che ti accada qualcosa di spiacevole
Poi fra vicissitudini varie trovi un ufficio postale, infili un rullino in una busta e lo spedisci a un laboratorio dell'agenzia sperando di non avere la sfiga di Robert Capa (e assolutamente non mi paragono a Lui anche se solo gli dei sanno quanto vorrei possedere un solo decimo del suo talento) che causa fretta ti bruciano, sbagliando i tempi, lo sviluppo dei negativi. O peggio se li perde la posta o li mastica un cane antidroga in dogana perché dicono che la pellicola ha lo stesso odore della droga. Hai solo due certezze: Non sai cosa hai esattamente fotografato e come, lo intuisci per esperienza e speri anche un poco assai nella fortuna, perché a quel tempo non disponevo di un display al posto del culo della fotocamera che ti preme sul naso e ignoravo totalmente un istogramma. Possiedi solo un esposimetro; sei convinto di aver fatto almeno una buona foto ma probabilmente sarà uno schifo perché la svilupperanno male e poi il taglio del grafico e le scelte dell’agenzia in combutta con l’editore braccino corto su carta e inchiostri non renderanno giustizia alla tua operativa abilità, forse arte.

Tornando a oggi tutto è diverso ed evoluto, ci si aggiorna di punto-cifra in punto (x.0.1, 0.2, 5.0, 5.4, 6.3; la serie numerica per sua intrinseca natura è illimitata) ed è giusto così, altrimenti saremo ancora là, scalpellini, a incidere la pietra. La cifra artistica in termine grammatico o "regola d'arte" viene raramente di fatto misurata. Assai spesso vi si sostituisce il valore di abilità nella manipolazione dei bit. È questo di certo un bel valore aggiunto nella generazione di un'immagine, in una sana moderna generazione che genera immagini. Ma se un buon carpentiere deve costruirvi la casetta dei vostri sogni che ve ne fate della interpolazione di bit e delle clonature e ritocchi virtuali?
Io, adoro il mio "scemo di latta", quasi lo amo, mi rende possibili cose impossibili o semplici in pochi istanti che a dipingere su tela ci metterei mezze giornate. Adoro il progresso; mi perplimono, invece grazie alla potenza di comunicazione (dello scemo di latta), tutte le dietrologie che si generano su codesti argomenti. Constato che lo "scemo di latta" possiede velocità di calcolo, ma brilla della stessa intelligenza di chi lo manovra.

È così che amo "Polandroids". Mi accelera i tempi, abbatte i costi, mi riduce i problemi. Problem solving!

p.s.: Come fotografo nell’animo sono sempre rimasto un ambulante (fotoreporter) e anche se mi diletto talvolta in studio fra luci e fondali a cercare il perfetto (ma la ricerca della perfezione porta all'inconcludenza) mi resta abitudine cogliere l’attimo; cercare il punto di vista migliore fra chi fotografa e chi è fotografato. Credo che queste “Poladroids” siano nella loro merdaccia di definizione e colori un buon racconto alla faccia di quelli che: se non hai la fotocamera giusta; se ti manca la perfezione tecnica; se non photoshoppi da dio; se la modella non è gnocca; se per i flash non hai speso almeno duemila euro; se non usi il plug per l’effetto flou, o non hai il plug nel culo; se… potrei raccontarne ancora millanta. O’ Yeah!

venerdì 23 novembre 2012

Attesa

Oggi riordinando ho ritrovato questo vecchissimo provino. Forse dovrei considerare di riprendere o meglio ripensare codesto genere di "attese".

giovedì 22 novembre 2012

BondageArt

Forse per gli amanti del bondage eccessivamente essenziale, ma perché no! È semplicemente attesa, o esposizione da galleria. Avrei potuto citare Pollock; Mondrian mi è apparso più complesso nell'apparente semplicità. Semplice anche la modella Nihila nel suo essere una semplice femmina e non una semplice modella, seppure nella sua complessità di donna e persona quotidiana. Poi un paio di catene, pelle e poco altro.

p.s.: il Mondrian appeso alla parete è un falso autocostruito da me, altrimente non sarei qui a scrivere ma sotto il sole della Giamaica!

mercoledì 21 novembre 2012

Fudesan meet Zadal

Non sempre fotografia, talvolta un J.J. videomaker per il making of di un collega, per cui a Zadal l'onere di tutto il lavoro fotografico di "Common decency".
https://vimeo.com/53329409


venerdì 16 novembre 2012

TransAvanguardie 2013 il Calendario

Models: Niki Topa Love, Eva di Niki Topa Love,  Eva Carieri, Marpessa Carangi, Sofia Mehiel, Anna Fischia, Stefania Visconti. Postproducer: KaJu Chirurgia Grafica. Photo: J.J. Fudesan

Solo un senza Arte e senza Patria come me poteva cimentarsi in tale follia. “Fudesan meet Saturno Buttò”. Da sempre mi meravigliano le opere del Maestro, l’eleganza, l’intensità dei temi, la tecnica a regola d’arte. Certo entrambi proveniamo dalla stessa Accademia di Venezia, siamo quasi coetanei, abbiamo interesse esplorativo per alcune tematiche. Ma tutto ciò è sufficiente per mettersi a riprodurre le opere di Buttò in una serie di fotografie?
Di sicuro non spetta a me giudicare la mia follia, compito che lascio volentieri ai visionanti o meglio ancora ai visionari. Quel che è certo è che mi sono divertito fra Milano e Roma, passando per Bologna, incontrando tutti questi Personaggi disponibili a interpretare le figure e le Opere di Buttò. Mi sono anche stupito per il minuzioso lavoro di direzione artistica de LaRoby che, con me, si è inventata un mondo di oggetti e drappi, modificando cinesate per creare le giuste atmosfere.
Il mio bagaglio fotografico è poco e leggero, simile a quello di un saggio: un paio di flash, qualche accessorio, una modesta fotocamera e un esposimetro a mano; il resto è regia e anche in questo caso ho incontrato Persone che davvero si sono compenetrate nello spirito del lavoro, calandosi nei panni dei diversi personaggi non da figuranti ma da Attori, seppure nessuna di loro appartenesse alla “categoria dei professionisti”. È stata una bella esperienza. Non posso non ringraziare anche i Postproducer che hanno raffinato gli scatti in maniera eccellente rispettando il mio desiderio che fossero, e di fatto lo sono, fotografie senza diventare illustrazioni o pitture. Per “quell’arte” basta l’eccellenza del Maestro Saturno Buttò. Un ringraziamento particolare va a Paty, fidanzata, che mi ha seguito come assistente in questa avventura, e a Leo, amico, che ha rifinito il tutto con testi efficaci e arguti a commento delle immagini.

lunedì 5 novembre 2012

Chic




Un divano bianco, corde di cotone bianco, una lampada... cosa può accadere... di domenica.
model: Yanna
bondager: Lady GrinningSoul
mua: Cinnamon Sweet
assistant: FantasiaPura

domenica 4 novembre 2012

Pensierini d'autunno


È tempo ora di riporre gli attrezzi agricoli, lasciare che sia pioggia che lavora la campagna e foglie sparse dal vento d'autunno che concimano. Il buon contadino organizza a modo la rimessa, lucida e riordina tutto, sistema corde e aratro, fuma un sigaro toscano. Attende la neve che regala la purezza del bianco. È tempo ora di accendere il camino, un buon libro, e godersi quei piccoli viaggi in cantina ove sono riposti i frutti e le conserve dell'estate passata.