Serata perfetta, lui è stato meraviglioso, non mi aveva mai trattata
cosi, una principessa dentro e fuori dal letto, fiori, il piccolo collier, il profumo,
il mio preferito, e poi i suoi baci, baci lunghi, appassionati, sulle mie labbra,
sul collo, su tutto il mio corpo, baci che non si scordano.
E poi a letto, focoso con quella giusta dose
di cattiveria che sa, mi fa impazzire, duro e resistente, caldo, dappertutto dentro
di me....
Si, serata perfetta, eppure è un altro il ricordo che sta facendo volare le
mie mani fuori e dentro al mio corpo...
Lei, incontrata per caso al bar degli aperitivi,
con quei suoi tacchi, le lunghe gambe fasciate da quei jeans elasticizzati, la camicetta
bianca tesa sul petto e quella giacca di pelle nera.
Lei, con i suoi lunghi capelli, nerissimi, come
i suoi occhi, occhi in cui mi sono persa in un attimo, occhi dalle lunghe ciglia
e dal leggero trucco scuro come il rossetto che esaltava le sue labbra perfette,
carnose ma non troppo, a forma di cuore e mentre parlava si capiva che dovevano
essere morbide.
Lei, con quel suo profumo di rosa che ho aspirato
a pieni polmoni quando mi è passata a fianco e quasi per errore ha strofinato il suo seno, pieno,
sodo, contro il mio braccio, indugiando quel secondo di più per farti capire che non è stato un caso, quel seno dai capezzoli duri
contro la mia pelle nuda, che hanno scatenato una tempesta, partita dal braccio
e arrivata la, in basso, nelle mutandine e che mi ha sciolta in un lago di piacere.
Lei, che mi ha guardata e con quella sua voce
leggermente roca mi ha detto; "Non ti ho dato fastidio vero?"
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